lunedì 14 gennaio 2013

Empatia: “mettersi nei panni dell’altro...”

La scelta del nome del mio blog, deriva da una caratteristica fondamentale per fare counseling ed essere counselor: l’empatia.
Il termine empatia deriva dal greco e identifica la capacità personale di "mettersi nei panni degli altri", di calarsi nella loro realtà per comprenderne punti di vista, pensieri, sentimenti ed emozioni. L'empatia è una forma intangibile, silenziosa, ma allo stesso tempo profonda, efficace e potente di comunicazione, che non richiede necessariamente l'uso delle parole per rivelarsi o essere dimostrata: può essere espressa anche attraverso il linguaggio del corpo. L'empatia è un'importante competenza emotiva grazie alla quale è possibile entrare più facilmente in sintonia con la persona con la quale si interagisce.  
L'empatia può essere anche paragonata a un "ponte" invisibile, che permette di entrare in punta di piedi nel mondo dell'altro, di rimanervi il tempo necessario per comprendere motivazioni e intensità del suo vissuto emozionale, per poi ritornare ad essere sé stessi, coerenti con la propria realtà.


L'empatia é un'abilità sociale di fondamentale importanza; rappresenta uno degli strumenti basilari di una comunicazione interpersonale veramente efficace e gratificante, che si verifica quando si è capaci di attraversare il "campo di esperienza" dell’altro, senza alcun pregiudizio, facendo proprie le aspettative di ascolto e di comprensione di chi ci sta di fronte. Nelle relazioni interpersonali l'empatia diventa così la principale e forse unica "chiave di accesso" ai sentimenti, agli stati d'animo, alle motivazioni e più in generale al mondo dell'altro. Grazie ad essa si può non solo afferrare il senso di ciò che afferma l'interlocutore, ma coglierne anche il significato più profondo sintonizzandosi sulla sua stessa "lunghezza d'onda". Questo ci consente di amplificare la valenza del suo messaggio, di coglierne elementi impliciti e spesso non rivelati al di là del contenuto delle parole, e di comprendere la parte veramente significativa del messaggio, espressa dal linguaggio del corpo, che è possibile decodificare proprio grazie all'ascolto empatico. In una comunicazione interpersonale efficace, infatti, non basta soffermarsi solo su quello che si dice, bisogna saper andare oltre, dando adeguata rilevanza soprattutto al "come". 
Pertanto, l'empatia può essere considerata una forma strategica di comunicazione, con cui capire e decodificare i segnali deboli della mente e del cuore, gli stati d'animo più profondi e i pensieri nascosti. 


L'empatia riesce a creare una dimensione relazionale profonda e autentica, per niente scontata, in grado di avvicinare due interlocutori e di produrre effetti positivi sul piano della comprensione reciproca. L’empatia quindi è una competenza distintiva irrinunciabile per un counselor. 
Così quando si parla di empatia, è bene riflettere e parlarne come preziosa abilità sociale, come competenza distintiva di livello superiore, come strumento sofisticato e potente per un'efficace e positiva gestione dei rapporti interpersonali e della comunicazione. Qualcosa di utile a tutti indistintamente, da portare sempre con sé nella propria valigetta degli attrezzi per comunicare e vivere meglio!



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