Vi siete mai chiesti che cos’è la creatività?
Ad una recente lezione del master che sto frequentando, una docente ha introdotto questo bellissimo ed affascinante tema, che mi ha incuriosita parecchio, tanto da leggere svariati testi, articoli, approfondimenti e da voler riportare in questo post parte di quello che ho scoperto e imparato.
La creatività è una facoltà complessa, articolata e stratificata, risultato di un insieme di fattori che comprendono: le facoltà cognitive, la motivazione, l’immaginazione, le competenze, l’educazione e l’intuizione.
La creatività permette di creare nuovi orizzonti.
Essa necessita di capacità intellettive specifiche: identificazione dei problemi, analisi, valutazione, sintesi, il tutto accompagnato da un pensiero fluido e flessibile, libero dal pensiero abituale.
Per sviluppare la creatività e le potenzialità cerebrali si possono individuare 3 fattori:
quelli cognitivi (conoscenze e facoltà mentali),
quelli conativi (personalità e carattere) e
quelli ambientali (famiglia e scuole frequentate).
Da alcuni studi è emerso che gli individui più creativi si distinguono per alcuni tratti del carattere: la perseveranza, la tolleranza, l’ambiguità (intesa come elasticità mentale), l’apertura a nuove esperienze, la disponibilità a rischiare e la caparbietà.
Ma qual’è il carburante, l’energia per potersi dedicare ad una attività creativa? E’ la motivazione, che può essere legata al desiderio di riconoscimento o al piacere di dedicarsi all’attività artistica. In ogni caso la gratificazione arriva dall’attività stessa e non da una ricompensa esterna: “La creatività si gratifica da sola”.
Avere un’elevata intelligenza (QI elevato) non corrisponde all’avere creatività. E’ stato dimostrato che il creativo ha, nel proprio cervello, una maggior quantità di neuroni associativi, cioè quei neuroni che consentono il collegamento tra quelli sensitivi (in grado di recepire stimoli di varia natura) e quelli motori (in grado di comandare risposte motorie o comunque di determinare la comparsa di un effetto in risposta allo stimolo iniziale).
Per creare è importante vibrare: l’eccitazione emotiva sembra stimolare la creatività. La creatività aumenta nelle situazioni di gioia e di tristezza.
La creatività è un gran strumento per regolare le proprie emozioni e portarle ad uno stato di equilibrio, uno strumento da utilizzare e valorizzare.